john paul jones
note biografiche:
vero nome: john baldwin
soprannome: Jonesy
nato a: Sidcup, Kent, Inghilterra
il: 3 gennaio 1946
HA DETTO…
Avevo iniziato a gestire e arrangiare quaranta o cinquanta cose al mese.
Finii semplicemente con il mettermi davanti un pezzo di carta bianca, sedermici di fronte e fissarlo.
Poi entrai a far parte dei Led Zeppelin, credo, dopo che la mia signora mi disse:
"La vuoi smettere sì o no di trascinarti per casa? Fai qualcosa, entra in una banda" […]
I bassisti non si muovono mai molto; io piuttosto devo concentrarmi sul suonare molto.
In questo mestiere, non è tanto importante farcela più in fretta che puoi,
quanto farcela in fretta mentre puoi. La vita media di un gruppo di successo è di circa tre anni.
Devi superare tutte le difficoltà iniziali. Andare in tour ti trasforma in un'altra persona.
Me ne accorgo quando arrivo a casa. Dopo aver vissuto come un animale così a lungo,
mi ci vogliono settimane per riprendermi.
(1969)
Di solito suonavo cercando di seguire la batteria di John Bonham in maniera molto stretta,
suppongo che questo dipendesse dal mio background come musicista di studio.
Una buona session era quella in ui la sezione ritmica era molto compatta.
Nei Led Zeppelin dovevo ascoltare la cassa della batteria e stare molto attento in modo da non sovrastarla
o diminuire la sua efficacia. Volevo veramente che basso e batteria fossero una cosa sola,
questo è l'elemento cardine di una band. Era importante che il ritmo fosse solido,
in modo che Jimmy e Robert fossero più liberi di improvvisare e sperimentare.
HANNO DETTO DI LUI…
Stavo lavorando alla registrazione di "Hurdy Gurdy Man" di Donovan e John Paul Jones si occupava degli arrangiamenti.
Durante una pausa mi chiese se avevo bisogno di un bassista per il nuovo gruppo che stavo formando.
John Paul Jones è in effetti un incredibile arrangiatore e musicista: non aveva bisogno di me per un lavoro.
Semplicemente sentiva il bisogno di poter esprimere se stesso e pensò che potevamo farlo insieme…
Aveva una seria educazione musicale e delle ottime idee. Non mi lasciai sfuggire l'opprtunità di agganciarlo"
(Jimmy Page, una delle versioni su come Jones si unì alla band)
Quando si era in sua compagnia, si desiderava essere intelligenti, acuti e istruiti.
Era estremamente intelligente e avrebbe potuto essere il più vizioso e pericoloso di tutti loro:
non lo era ma avrebbe potuto esserlo. Era un membro del complesso, ma altrettanto facilmente
avrebbe potuto gestire la casa discografica. [...] Si presentava sempre all'ultimo momento.
Nessuno sapeva mai dove fosse. Guidava per conto suo ed era indipendente dal resto del complesso.
Peter e il gruppo dicevano in continuazione: "Dove cazzo è?". Li irritava non riuscire a manipolarlo.
Direi che era anche il più dispettoso dei quattro. Gli capitava di dire:
"Jimmy sembra teso; non sarebbe divertente se qualcuno gli lanciasse un petardo?…"
E, naturalmente, John Bonham si precipitava a lanciargli il petardo. Lo trovavo una persona brillante.
Avrebbe potuto fare qualsiasi lavoro ed era un maestro in fatto di beffe.
(Benoir Gautier, impiegato dell'Atlantic Records)